mercoledì 27 ottobre 2010

Hip-Hop Halloween!!

 Lunedì tutti morti!!
Lunedì tutti vestiti
La mamma!

la pioggia di Piombino!

Una volta a Piombino piovvero confetti. Venivano giù grossi come chicchi di grandine, ma erano di tutti i colori; verdi, rosa,viola, blu. Un bambino si mise in bocca un chicco verde, tanto per provare, e trovò che sapeva di menta. Un altro assaggiò un chicco rosa e sapeva di fragola.
"Sono confetti! Sono confetti!" E via tutti per le strade a riempirsene le tasche. Ma non facevano in tempo a raccoglierli, perché venivano giù fitti fitti. La pioggia durò poco ma lasciò le strade coperte da un tappeto di confetti profumati che scricchiolavano sotto ai piedi. Gli scolari, tornando da scuola, ne trovarono ancora da riempirsi le cartelle. Le vecchiette ne avevano messi insieme dei bei fagottelli coi loro fazzoletti da testa. Fu una grande giornata.
Anche adesso molta gente aspetta che dal cielo piovano confetti, ma quella nuvola non é passata più né da Piombino né da Torino, e forse non passerà mai nemmeno da Cremona.

martedì 26 ottobre 2010

Alice Cascherina!

Questa è la storia di Alice Cascherina, che cascava sempre e dappertutto.
Il nonno la cercava per portarla ai giardini: - Alice! Dove sei, Alice? -
- Sono qui, nonno.
- Dove, qui?
- Nella sveglia.
Si, aveva aperto lo sportello della sveglia per curiosare un po', ed era finita tra gli ingranaggi e le molle, ed ora le toccava di saltare continuamente da un punto all'altro per non essere travolta da tutti quei meccanismi che scattavano facendo tic-tac.
Un'altra volta il nonno la cercava per darle la merenda: - Alice! Dove sei, Alice?
- Sono qui, nonno.
- Dove, qui?
- Ma proprio qui, nella bottiglia. Avevo sete, ci sono cascata dentro.
Ed eccola là che nuotava affannosamente per tenersi a galla. Fortuna che l'estate prima, a Sperlonga, aveva imparato a fare la rana.
- Aspetta che ti ripesco.
Il nonno calò una cordicina dentro la bottiglia, Alice vi si aggrappò e vi si arrampicò con destrezza. Era brava in ginnastica.
Un'altra volta ancora Alice era scomparsa.
La cercava il nonno, la cercava la nonna, la cercava una vicina che veniva sempre a leggere il giornale del nonno per risparmiare quaranta lire.
- Guai a noi se non la troviamo prima che tornino i suoi genitori, - mormorava la nonna, spaventata.
- Alice! Alice! Dove sei, Alice?
Stavolta non rispondeva. Non poteva rispondere. Nel curiosare in cucina era caduta nel cassetto delle tovaglie e dei tovaglioli e ci si era addormentata. Qualcuno aveva chiuso il cassetto senza badare a lei. Quando si svegliò, Alice si trovò al buio, ma non ebbe paura: una volta era caduta in un rubinetto, e là dentro si che faceva buio.
'Dovranno pur preparare la tavola per la cena, - rifletteva Alice - E allora apriranno il cassetto.
Invece nessuno pensava alla cena, proprio perché non si trovava Alice. I suoi genitori erano tornati dal lavoro e sgridavano i nonni: - Ecco come la tenete d'occhio!
- I nostri figli non cascavano dentro i rubinetti, - protestavano i nonni, - ai nostri tempi cascavano soltanto dal letto e si facevano qualche bernoccolo in testa.
Finalmente Alice si stancò di aspettare. Scavò tra le tovaglie, trovò il fondo del cassetto e cominciò a batterci sopra con un piede.
Tum, tum, tum.
- Zitti tutti, - disse il babbo, - sento battere da qualche parte.
Tum, tum, tum, chiamava Alice.
Che abbracci, che baci quando la ritrovarono. E Alice ne approfittò subito per cascare nel taschino della giacca di papà e quando la tirarono fuori aveva fatto in tempo a impiastricciarsi tutta la faccia giocando con la penna a sfera.

Che lingua lunga!!

Puggy, un Pechinese di 10 ani che vive con i suoi padroni in Texas è il cane con la lingua più lunga del mondo, ben 11,43 centimetri! Pensate che la misura della sua lingua equivale, quasi, a tutta la lunghezza del suo corpo. Il suo padrone, che lo ha adottato dopo che il cane è stato abbandonato dice:"Le persone che vedono la sua lingua si dividono in due categorie, quelle che restano divertite e quelle che invece rimangono letteralmente schifate".

lunedì 25 ottobre 2010

Io penso...

Ho pensato che ogni tanto posso pobblicare le favo di Gianni Rodari, Chi lo conosce?
Che ne pensate??    Lasciate un commento!

Gianni Rodari, Il palazzo di gelato!

Una volta, a Bologna fecero un palazzo di gelato proprio in Piazza Maggiore, e i bambini venivano da lontano a dargli una leccatina.

Il tetto era di panna montata. Il fumo dei comignoli di zucchero filato, i comignoli di frutta candita. Tutto il resto era di gelato: le porte di gelato, i muri di gelato, i mobili di gelato. Un bambino piccolissimo si era attaccato ad un tavolo e gli leccò le zampe una per una, fin che il tavolo gli crollò addosso con tutti i piatti, e i piatti erano di gelato al cioccolato,il più buono.

Una guardia del Comune, ad un certo punto, si accorse che una finestra si scioglieva. I vetri erano di gelato alla fragola, e si squagliavano in rivoletti rosa. “Presto!” gridò la guardia. “Più presto ancora”. E tutti giù a leccare più presto, per non lasciare andare perduta una sola goccia di quel capolavoro. “Una poltrona!” implorava una vecchiettina che non riusciva a farsi largo fra la folla.
“Una poltrona per una povera vecchia. Chi me la porta? Coi braccioli, se é possibile”. Un generoso pompiere corse a prenderle una poltrona di gelato alla crema e pistacchio, e la povera vecchietta, tutta beata, cominciò a leccarla proprio dai braccioli.


Fu un gran giorno, quello e per ordine dei dottori nessuno ebbe il mal di pancia. Ancora adesso, quando i bambini chiedono un altro gelato, i genitori sospirano: ” Eh, già, per te ce ne vorrebbe un palazzo intero, come quello di Bologna”.

Sarò una neonatologa!!

Sono famosa!!

domenica 24 ottobre 2010

Halloween negli anni!

 Halloween  2004!!
Halloween  2005

 Halloween  2006
 Halloween 2009
Halloween  2010















Vi  chiederete dove sono Halloween 2007 e 2008, non ho trovato le foto, nel 2007 mi sono vestita ancora da Strega e nel 2008  da fantasma!!

Computer and Halloween!

Cosa dice un Computer ad Halloween??

Buon Halloweb!!!

Halloween Disney , Anne Geddes & Company!

 Buon Halloween da Topolino e Minnie
Buon Halloween Disney!

 Buon Halloween da noi!!
 Buon Halloween per voi, dai Looney Tunes!

 Un "Quak" di Halloween!
Un Halloween Simpsonspassoso!
Buon Halloween Mieloso!

Halloween!

Caio, ciao?

Cadde nell tino!

sabato 23 ottobre 2010

giovedì 21 ottobre 2010

Fiori!!

Peccato che questo fiore   non esista!!!!

Piccolo, grande, enorme Pippo!

 Pippo mi suggerisce quando faccio i compiti, ma non lo dite a nessuno!!
 Pippo è un gran dormiglione!!!!!
 A Pippo d'inverno piace stare sul termosifone!!!
 Pippo mi guarda come per dire:"cosa vuoi da me??"
 Pippo è interessato alla macchina fotografica!!
Pippo ha molto sonno!!

Anne Geddes!

Anne Geddes è una fotografa famosa per i suoi soggetti infantili fiabeschi.
Nata in Australia, si trasferisce per lavoro in Nuova Zelanda, dove intraprende lo studio delle rappresentazioni fotografiche incentrate sui bambini.
Le sue immagini idealizzano il bambino e lo pongono in un ambiente naturalistico e fiabesco con il dichiarato intento di celebrare l'idea della nascita e della nuova vita e di diffondere l'idea che: « noi dobbiamo proteggere, nutrire e amare tutti i bambini. »

Cenni biografici

Anne Geddes è nata e cresciuta nel 1956 nel Queensland, in Australia. Inizia a fotografare verso i 25 anni e si orienta verso i bambini trovando che l'impostazione all'epoca corrente fosse rigida, convenzionale e non rendesse giustizia alla spontaneità dei soggetti:

 « rifletteva la mentalità da vecchia scuola che sosteneva tu dovessi fotografare il bambino su un tappeto di pelle di pecora e con indosso i suoi migliori vestiti della domenica »
Anne è sposata con Kel Geddes e insieme gestiscono la Geddes Group Holdings Ltd. In particolare Kel, forte di oltre 30 anni di esperienza nell'ambito televisivo, si è rivelato decisivo per le sue capacità manageriali, lasciando l'artista libera di continuare a occuparsi di fotografare.
Vivono tra l'Australia e la Nuova Zelanda e hanno due figlie.


martedì 19 ottobre 2010

Nutella!!

La Nutella è così Nutellosa!!
Vi sarà capitato di dire:" Nonna mi fai pane e Nutella?"

Che mondo sarebbe senza Nutella??

Hip-Hop

L'hip hop è un movimento culturale nato in prevalenza nelle comunità Afro-Americane e Latino-Americane del Bronx, quartiere di New York, verso gli anni 1970. Il movimento ha probabilmente mosso i primi passi con il lavoro di DJ Kool Herc che, competendo con DJ Afrika Bambaataa, si dice abbia inventato il termine "hip hop" per descrivere la propria cultura. Cuore del movimento è stato il fenomeno dei Block Party: feste di strada, in cui i giovani afroamericani e latino americani interagivano suonando, ballando e cantando. Parallelamente il fenomeno del graffiti writing contribuì a creare un'identità comune in questi giovani che vedevano la città sia come spazio di vita sia come spazio di espressione. Negli anni 1980, gli aspetti di questa cultura hanno subito una forte esposizione mediatica varcando i confini americani ed espandendosi in tutto il mondo. Il riflesso di questa cultura "urbana" ha generato oggi un imponente fenomeno commerciale e sociale, rivoluzionando il mondo della musica, della danza, dell'abbigliamento e del design.
Hip-Hop sono anche gli orologi!!!

Halloween

Siete pronti per halloween?
Scope,stregoni e magiche pozioni! Sono le parole giuste per haloween!
I fanatici di computer potrebbero dire Halloweb!
Chi di voi farà la zucca??        Io sì, ma non come questa!!!!

giovedì 14 ottobre 2010

Ha,Ha,Ha!!

Voce originale di Hachiko

Il video!

Fido

E' una storia triste!

FIDO!

"Era una fredda sera dell'inverno 1941 quando Carlo Soriani sentì un guaito...". L'operaio sta tornando da San Lorenzo alla sua casa nella frazione di Luco. Nel greto di un torrente trova un cucciolo ferito. Lo porta a casa, diventa "suo". Non è bravo a caccia, il cagnolino. Fido non sa nemmeno fare la guardia. Ma ogni mattina alle 5,30 sveglia il padrone, e assieme vanno alla corriera. Alla sera, alle 19, il cane è lì in piazza. A volte il padrone scherza, non scende dalla corriera. Il cane sale e lo va a cercare, nascosto dietro un sedile. Questo per due anni, fino alla sera del 30 dicembre, quando le bombe distruggono la fabbrica dove lavora il padrone. "Fido, fedele al suo appuntamento, era lì ad aspettare anche quella sera. Gli operai scesero in silenzio, con facce pallide... Fido esaminò uno ad uno tutti i viaggiatori poi saltò sulla corriera e invano cercò fra i sedili Carlo Soriani. Tornò a casa da solo e la famiglia Soriani capì che Carlo non sarebbe più tornato".

In pochi giorni, nella piazzetta di Luco, tutti notano questo cane che aspetta. "Da allora, puntualmente, ripeté ogni pomeriggio per quasi quattordici anni questo suo viaggio da casa alla piazza. Il giorno lo passa sul cocuzzolo davanti a casa, con il naso in su, rivolto verso Borgo San Lorenzo. Anche negli ultimi anni di vita, quando le zampe non lo sorreggevano più, con gli occhi annebbiati, le orecchie ciondoloni, era sempre lì ad aspettare".

Il sindaco di Borgo ordina che Fido sia esentato dalla tassa sui cani e che possa circolare liberamente senza museruola. Il 9 novembre 1957 il cane viene premiato con una medaglia d'oro, durante una cerimonia in Comune. L'annuncio della sua morte - avvenuta l'8 giugno 1958 - viene dato da "La Nazione" a quattro colonne. "Fido è morto. Sarà sepolto all'esterno del piccolo cimitero di Luco di Mugello dove riposano le spoglie del suo padrone". "Fido è stato trovato morto sul ciglio di un podere ieri alle sedici, poco lontano dalla sua casa di Luco di Mugello. La scoperta l'hanno fatta due ragazzini che tornavano da scuola. Lo hanno riconosciuto subito e sono corsi a dare la notizia alla signora Soriani, che è scoppiata in lacrime. In breve, gli abitanti del borgo erano radunati quasi al completo intorno al povero corpicino inerte, semi nascosto dall'erba alta". Pochi mesi dopo è stato inaugurato il monumento, opera dello scultore Salvatore Cipolla.

"Oggi - dice il sindaco Giovanni Bettarini - parlerò agli scolari di Fido e del suo padrone morto sotto le bombe. È un modo per ricordare la nostra storia".

Hachiko!

Hachiko: la vera storia


 Leggete qui! C'era una volta un cane che ogni giorno della sua vita attendeva il padrone alla stazione... Potrebbe essere l'inizio di una favola e invece è una storia vera. In Italia ne abbiamo sentito parlare l'anno scorso grazie al film Hachiko - Il tuo migliore amico (se non l'avete visto, riparate al più presto con il DVD!), ma in Giappone era già un mito da ben settant'anni!

 La storia vera
Il 10 novembre 1923, in una fattoria giapponese, nacque un cucciolo maschio di Akita (una razza di cane giapponese) bianco. Poco dopo, il signor Hidesaburo Ueno, un professore universitario, lo adottò e se lo portò nella città dove abitava, Shibuya. Decise di chimarlo Hachiko.
Ogni mattina, il professore doveva prendere il treno per andare al lavoro e il cane lo accompagnava alla stazione e lo veniva a riprendere a fine giornata. Tutti i giorni, la coppia si lasciava alla mattina per ritrovarsi alla sera. Purtroppo, il 21 maggio 1925, il professore morì di ictus mentre era all'università. Hachiko quel giorno si presentò alla stazione puntuale alle 3 del pomeriggio per ritrovare il suo padrone, che però non si presentò. Così il cane lo aspettò. E aspettò. Ogni giorno tornava alla stazione, alla stessa ora, e attendeva il suo padrone.

Il capostazione e gli altri pendolari cominciarono ad accorgersi di lui e iniziarono a prendersene cura portandogli del cibo.
La sua storia si diffuse in città e cominciò a viaggiare oltre i suoi confini: presto in tutto il Giappone si parlava di questo cane fedele che aspettava alla stazione. Presero a venire persone da ogni posto per vederlo o per fargli una carezza. Lui intanto non mancava mai il suo appuntamento, sempre invano purtroppo.
La sua storia colpì talmente le persone che questo cane divenne il simbolo di affetto e lealtà. Gli eressero anche delle statue, una alla stazione e una nella città dove nacque. L'8 marzo 1935, Hachiko morì: aveva 12 anni e ne aveva spesi 10 attendendo il suo padrone.

Il mito
Questo cane è davvero un simbolo di lealtà e devozione in Giappone: il suo corpo è stato  imbalsamato e messo in un museo naturale e ogni anno si celebra la sua memoria con una cerimonia a livello nazionale.
Hachiko ha ispirato ben due film, uno giapponese del 1987 e uno americano del 2009 (quello che conosciamo tutti, che è il remake di quello dell'87), e molti libri!

Curiosità

- Facendo un po' di ricerche, si trovò una registrazione di Hachiko mentre abbaiava: fu trasmessa in radio il 28 maggio 1994 e fu ascoltata da milioni di persone!
- Hachiko viene citato in tantissimi manga e videogiochi e spesso viene usato come soprannome per indicare qualcuno che è molto fedele.
- Hachiko si scrive ??? ma il suo vero nome era Hachi (il suffisso "ko" è usato come vezzeggiativo).




CHI TROVA LA REGISTRAZIONE ME LO PUO'  DIRE? Io l'ho cercata ma non l'ho trovata!